Misura della detrazione
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025:
50% di detrazione per interventi su abitazioni principali;
36% di detrazione per seconde case.
Il tetto massimo di spesa resta 96.000 euro per unità immobiliare.
Nel 2026 e 2027 le aliquote scenderanno:
36% per abitazioni principali;
30% per altri immobili.
Chi può beneficiarne
Possono accedere al bonus tutti i contribuenti, residenti o non residenti, che possiedono o detengono l’immobile e ne sostengono le spese. In particolare:
Proprietari e nudi proprietari;
Usufruttuari, titolari di uso, abitazione o superficie;
Inquilini e comodatari;
Soci di cooperative edilizie;
Imprenditori individuali (se l’immobile non è strumentale o “merce”);
Soci di società semplici, SNC, SAS e imprese familiari.
Anche i familiari conviventi, i coniugi separati assegnatari e i conviventi di fatto possono beneficiare del bonus, se sostengono le spese e risultano intestatari di fatture e bonifici.
Lavori ammessi
Il bonus si applica a diversi tipi di interventi:
Manutenzione straordinaria
(Su singole unità e parti comuni):
Sostituzione o rinnovo di parti strutturali;
Installazione o rifacimento di impianti;
Sostituzione infissi, persiane, scale, rampe;
Interventi per risparmio energetico o abbattimento barriere architettoniche;
Recinzioni, scale interne, opere connesse.
Restauro e risanamento conservativo
Prevenzione del degrado;
Adeguamento solai;
Apertura di finestre per aerazione.
Ristrutturazione edilizia
Demolizione e ricostruzione;
Realizzazione di mansarde, balconi, verande;
Modifica della facciata;
Creazione di nuovi servizi igienici.
Manutenzione ordinaria
(Solo per parti comuni):
Tinteggiature, pavimenti, infissi, intonaci;
Riparazioni, rinnovamenti e manutenzione impianti.
Altri interventi ammessi
Ricostruzione post-calamità;
Costruzione di autorimesse e posti auto pertinenziali;
Eliminazione barriere architettoniche;
Bonifica amianto;
Sicurezza domestica e prevenzione atti illeciti;
Cablatura, risparmio energetico, antisismica, inquinamento acustico;
Sostituzione gruppi elettrogeni con generatori a gas.
Sono detraibili anche le spese correlate: progettazione, direzione lavori, perizie, IVA, imposte, diritti, oneri di urbanizzazione, e costi tecnici connessi agli interventi.
Interventi su parti comuni condominiali
Il bonus si applica anche alle parti comuni degli edifici condominiali. La detrazione spetta a ciascun condomino in base alla propria quota, se la spesa è stata effettivamente versata entro i termini di dichiarazione dei redditi.
Le parti comuni includono fondazioni, tetti, muri, scale, cortili, portoni, locali comuni (portineria, lavanderia, riscaldamento centrale), impianti e installazioni condivise (ascensori, pozzi, fognature).
L’amministratore condominiale deve comunicare annualmente le spese all’Anagrafe tributaria. Se non lo fa, il condomino può comunque usufruire della detrazione integrando la propria dichiarazione dei redditi.
Modalità di fruizione
Dal 2025:
Non sarà più possibile usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito.
La detrazione sarà fruibile solo tramite dichiarazione dei redditi.
Comunicazione ENEA
Per gli interventi che comportano risparmio energetico o uso di fonti rinnovabili, è obbligatorio inviare i dati all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori, tramite il portale dedicato.